lunedì 14 settembre 2009

Seitan al Porto e Funghi al Vin Santo


Serata alcolica? un pochetto, ma questa sera ci siamo veramente 'regalé' (viziati) con un piatto da veri gourmet. Due ricette perfette da utilizzare in occasione di feste importanti come per un menu di Natale o altro.
Allego sotto le foto di domenica, abbiamo trovato un posto fantastico non lontanto da Neuchatel dove vendono zucche di ogni tipo e dimensione: ne coltivano fino a 430 varietà!! farinose e non, zuccherate, per gratin, per i gnocchi, per i dolci, per le zuppe...credo che mi farò una vera cultura sulla zucca, abbiamo deciso che ogni settimana ne proveremo una qualità diversa. E' un posto meraviglioso in mezzo ai campi dove le zucche vengono esposte su tralicci di legno, hanno inoltre marmellate di zucca e perfino il chutney. Ogni domenica preparano una soupe alla courge diversa e l'agricoltore ci ha detto che ci sono persone che vengono da Parigi per acquistare le sue zucche, tutte rigorosamente biologiche.
Credo che sarà un inverno pieno di dolcezza. Il sito internet se volete dare un'occhiata è http://www.bangomarkt.ch/, si trovano anche delle ricette, ovviamente tutte a base di zucca.





Per il seitan

  • 4 fettine di seitan
  • 1 bicchiere di Porto
  • 1 C di farina di mandorle
  • farina tipo 0 q.b.
  • 2 C olio di sesamo
  • pepe

Marinare il seitan con il Porto per circa 30 minuti, poi passarlo nella farina (a cui aggiungere un pizzico di pepe) e farlo dorare in padella; aggiungere il Porto e la farina di mandorle e, se occorre, brodo vegetale o acqua quanto basta perchè non risulti troppo asciutto. Cuocere appena qualche minuto per far rapprendere e servire caldo.


Funghi misti al vin santo


  • 500 gr di funghi champigon mondati e tagliati a quarti
  • 30 gr di shitake messi in ammollo in acqua calda per un'ora
  • 1 C olio di mais
  • 1 scalogno tritato finemente
  • 1/2 bicchiere di vin santo
  • 2 pomodori spellati e tritati
  • 1/2 c di arrowroot
  • sale
  • pepe nero
  • prezzemolo

Strizzare i funghi shitake e tagliarli finemente. In una padella pesante scaldare l'olio, versare gli champignon, insaporire per qualche minuto, aggiungere lo scalogno e mescolare per un minuto. Aggiungere il resto degli ingredienti, vin santo, pomodoro, prezzemolo, aglio, sale e pepe. Cuocere per 5 minuti circa finchè i funghi non sono morbidi, aggiungere l'arrowroot (o amido di mais) sciolto in poca acqua fredda e lasciare amalgare il tutto per qualche minuto ancora.

Dal sito Lifegate: dalla tavola ai laboratori delle università di tutto il mondo: arriva dall’Asia il fungo che soddisfa il palato e migliora la salute.
Lo “Shiitake” (Lentinus Edodes) è una qualità di fungo che proviene dall’estremo Oriente, già diffuso nell’antica Cina prima ancora dello sviluppo della coltivazione del riso e da centinaia di anni parte integrante della dieta in Giappone. Il suo nome deriva dall’unione delle due parole giapponesi “Shii” (quercia) e “Take” (fungo), perché cresce spontaneamente sui tronchi di questi alberi. Da qualche tempo la sua coltura si sta diffondendo anche in Europa, ma è reperibile più facilmente nei negozi di prodotti biologici in forma secca. All'apparenza potrebbe sembrare soltanto una variante esotica dei funghi nostrani, in realtà lo Shiitake è dotato di straordinarie qualità extra-nutrizionali, oltre a un grande sapore e un discreto apporto calorico dovuto alla quantità di proteine presenti (296 kcal/1238 kJ per 100 gr di prodotto secco). Non a caso appartiene alla tradizione culinaria orientale, che da sempre associa al piacere del palato una funzione curativa del cibo: durante la dinastia Ming fu definito “elisir di lunga vita”.Ma quali sono le virtù medicinali del fungo Shiitake? Anche se molte culture attribuiscono ai funghi in genere poteri quasi magici (soprattutto psicotropici e allucinogeni), lo Shiitake è da tempo studiato nelle università di tutto il mondo perché alcune sue componenti sono risultate efficaci nel trattamento di alcuni tumori (leucemie e cancro al seno), nella riduzione dei livelli di colesterolo nel sangue, nella stimolazione del sistema immunitario e in particolare contro i virus. Alcuni suoi fito-estratti, inoltre, sono impiegati nell’industria cosmetica per la realizzazione di creme dall’effetto “anti-età”.
Secondo quanto riportato da Nico Valerio nel suo “L’alimentazione naturale” (Oscar Mondadori), 90 g di questi funghi al giorno, per una settimana, abbassano il tasso di colesterolo del 12% in media nelle persone sane, e neutralizzano i danni derivanti dalla massiccia introduzione di grassi saturi.
Insomma ce n’è abbastanza per augurarsi che la cultura dello Shiitake si diffonda anche nel nostro paese. Dal sito 'Lifegate'.


10 commenti:

Manuela ha detto...

Adoro la zucca, le foto sono molto belle. La ricetta è davvero interessante, non ho mai assagiato il seitan, vorrei provarlo! Saluti Manuela.

Sebastiano Landro ha detto...

Questa ricetta è davvero interessante.

marianna franchi ha detto...

Me che spettacolo! Adoro la zucca...mi piace il sapore, la forma e soprattutto il loro colore!
Un modo davvero interessante per cucinare il seitan! Ho sempre evitato per mancanza di fantasia su come cucinarlo!!!GRAZIEEEE
UN abbraccio

Vera ha detto...

Wow per il seitan e wow per le zucche!

Marcella ha detto...

Grazie per le notizie sullo shitake, io ho il colesterelo un po' fuori e ne approfittero' per gustarlo! Un abbraccio. Marcella

spighetta ha detto...

Belle queste zucche! A me ne hanno regalata una enorme per cui tra poco inizierò con l'indigestione!!! ;D

Saretta ha detto...

Interessante sta ricetta!Peccato però che gli shiitake costino una fortuna(almeno a milano).Belle le zuccone, stasera apro quella che ho a casa!

Lisette ha detto...

Grazie a tutti voi per i calorosi commenti..

Isafragola ha detto...

Che bel post colorato...Quando il tempo comincia a peggiorare il colore della zucca è sempre un piacere

simonapinto ha detto...

zucche a parte che adoro, visto che ho appena trovato la ricetta per il seitan fatto in casa, proverò la ricettina che capita a fagiolo!